Secondo il Collegio gli Imputati vanno assolti in quanto tutte le

VIOLAZIONI contestate non sussistono.

 

Bene, sì dà il caso INVECE che tutte le contestazioni sono state ACCERTATE in Dibattimento per cui non si comprende se in realtà il Collegio ha tenuto conto di quanto emerso durante il processo e cioè della memoria del P.M. e quella della Parte Civile le quali hanno CRISTALLIZZATO che la convenzione non è stata ancora RISPETTATA.

 

Infatti, Lucidi Giovanni deve ancora versare al Comune la somma di  euro 610.000,00 e cedere i locali commerciali.

 

Questi sono i fatti…

poi i Giudici possono anche ERRARE è per questo sono previsti gli APPELLI.

 

ORA IN ATTESA DELLE MOTIVAZIONI PER

PROPORRE APPELLO AVVERSO LA

SENTENZA DI ASSOLUZIONE

 

tutte le violazioni non prese in considerazione nel Processo celebrato verranno fatte valere dall'Ing. Rapagnà nel nuovo P.P. aperto dal P.M. Dott.ssa Scamurra la cui prima contestazione verte proprio sulla LOTTIZZAZIONE ABUSIVA non limitatamente ai solo sottotetti bensì alle tre palazzine.

 

Il vero PROCESSO inizia proprio ORA quando verrà contestata la Delibera di Consiglio  N. 65 del 05/11/2015 assunta sulla base di una perizia risultata ed accertata in DIBATTIMENTO non rispondente al vero.

Certo una riflessione siamo tenuti a fare ad ALTA VOCE e cioè come è possibile: 

dopo tre richieste di archiviazione e tre opposizioni accolte da tre distinti GIP (Dott.ssa Tommolini, Dott. De Renzis e Dott. Canosa) da ordinanze di sequestro opposte e confermate dal Tribunale del Riesame, da una richiesta di condanna formulata dal P.M. Dott.ssa Scamurra, un Collegio con un Presidente in partenza abbia potuto non considerare l'operato e le convinzioni, basate sui documenti, di altri Valenti Giudici.